INTRODUZIONE
Eno Rocciani e' un quasi anagramma di Nevio Mastrociani di cui talvolta Nevio si e' servito per firmare qualche articolo.
INTRODUZIONE
Eno Rocciani e' un quasi anagramma di Nevio Mastrociani di cui talvolta Nevio si e' servito per firmare qualche articolo.
xe noto che ogigiorno
Forse sbaglio,
(e se in errore chi più sa mi corregga,
e al caso, chiedo venia);
mi vien spontaneo più che un epigramma.
Inseguendo lieto e da tempo in TV ,
un piacevole programma ispirato
(raro oggimai cultural-popolare)
alla «Magnifica Italia» intitolato,
lo si sospende per celebrare,
sei nostri soldati (cosa saggia si sottintende)
periti in difesa della pace e la democrazia
in terra Afgana, e la libertà della sua gente.
Patrii Eroi caduti in un agguato
da nemici invisibili teso e preparato.
La storia non mente,
e riandar dovrebber con la mente
i seguaci di difficile memoria.
Andrebbe rivisitato il fine
dei tanti e tanti Eroi caduti per la patria.
giusto per citarne due a se distanti :
- contro l’invasore barbaro, quelli di Maratona;
- l’onore in difesa della bandiera dell’ unità d’Italia,
il “Tricolore sabaudo “
(giuramento fatto),
quelli di Cefalonia.
Sacri esempi, e santi
Eno Rocciani
P
overa la Gioventù de ogi
che dedita a’vizi,
ineducada a freno,
le“Grazie”proprie
Beltà, Ingegno e Virtù
no le ghe xe più.
Fragili a lusinghe
en porti a facili sbali,
fra oscene carole
e note musicali creste tonanti.
privi de pudor,
perdi la cara vita
in liberi sfoghi
lazi e bagordi.
Senza regole, brìaghi,
tra efebie vergini infami,
(meretrici disgustose
a vil servizi ofrentesi),
e pur a imberbi,
barbari, barboni o balordi.
Te se domandi forsi
dove che ghe xe sta roba
se a Trieste, o fora?
Si, caro Nevio, proprio nela tua
bela e amada zità!
De sera o de note col scuro, sicuro!
ma anca de giorno a tut’ore.
se non proprio cussi... ma... rìvarà.
Te gavarà visto forsi anca ti, per lo più
de giorno, tra un bus e l’altro
sti tumbani basarse (se fa per dir),
strucarse indisturbai tra la gente
sdegnosa, timorosa o indifferente,
darse con natural sfogo
a vampe de gioventù.
Ad onor del vero, per discrezion
i veci se volta per no vardar,
ma i fioi inveze no!
sveltì, curiosi, sentai
(i anziani in pie, perché no!),
l’impara a vista la lezion;
esempi a valori de libertà
de comportamenti e d’espression.
Lori (parlo dei fioi),
Infati cò i riva a casa
i ga scola a tuto campo.
Per tivù adorada
i varda robe per grandi,
per mama e per papà cioè:
lucide passerele de nubili insolenti e
sgraziade, laide sucinte
da la bela fronte,
adultere premiade de notorietà,
e tante ciacole(che non fa frìtole)
in quantità.
Stesso brodo ogni santo giorno,
per tuta la famiglia;
amerìcane ipocriti finzioni
e volgarità ilimitade de contorno!
Saria ora de cambiar registro, non te par?
Saria ora de finirla!
Mi non sò; varda ti Nevio coss’che te pol far!
A presto
I nfelici itali figli spinti inermi a facili costumi, non temi d’acerbe cure la vita. Isolati, fuggon nobili consigli (felici ideali); inetti fra timballi, baccanali e tiasi. Illusi da traleggi ed intrallazzi d’ignobili fattori astiosi, prede. Mentichi l’itale glorie, rapiti a carole leziose, molli ed oziose. Gl’increduli parenti, già colpevoli di scarsi valori, soccorrer vano col già magro sofferto patrimonio; - dolorosa fatalità - A tal piaga greve, amorale, urge operare: bisturi radiale e terapia pasquale. Viva l’Italia! Viva il Lavoro italiano! Tuo, Eno Rocciani